Emilgroup coniuga sostenibilità e qualità Made in Italy

Di recente, abbiamo parlato di che cosa sia il gres porcellanato e come venga prodotto, dalle prime fasi di raccolta e polverizzazione delle materie prime fino all’ottenimento del prodotto finito. Un processo complesso che richiede grande attenzione non solo verso la qualità del risultato, in linea con le aspettative estetiche e funzionali – altissima fedeltà ai materiali riprodotti, resistenza e durabilità nel tempo – ma anche verso la stessa catena produttiva. Ogni passaggio infatti deve rendere conto di specifici requisiti di tutela: nei confronti dei lavoratori, perché si impieghino nella mansione in totale sicurezza e serenità; e nei confronti dell’ambiente, perché la lavorazione non impatti in alcun modo sulla salute del territorio. L’investimento di Emilgroup nella sostenibilità è un elemento cardine della politica aziendale, messo in atto con impegno e responsabilità.

 

Che cosa significa sostenibilità?

Al di là delle definizioni formali che potremmo dare, crediamo che l’idea di sostenibilità non sia pienamente illustrabile con una semplice spiegazione, quanto più con i valori che ne compongono il concetto: Emilgroup con sostenibilità parla infatti di rispetto, cura, salvaguardia. Tre elementi – cui comunque si potrebbero aggiungere altri esempi di virtuosismo – indissolubilmente legati fra loro, a dimostrazione di una storia di dedizione. Sin dalla sua fondazione, infatti, Emilgroup è orientata ai principi della sostenibilità aziendale: durante gli anni si è impegnata a concretizzare questi valori nel miglioramento dei processi produttivi e dei relativi impatti ambientali, con forte attenzione alla salubrità del prodotto, alla salvaguardia dell’incolumità dei dipendenti, e non ultimo al sostegno alle persone e al territorio locale. Una vera e propria rete di tutela che compone nel suo insieme un sistema di gestione integrato, ossia un protocollo in materia di qualità, ambiente, energia, salute e sicurezza dei lavoratori, che è valso al Gruppo il riconoscimento di eccellenza gestionale Gold Excellence Award dell’istituto di certificazione Certiquality. Impossibile arrivare a tali risultati prescindendo da un impegno consapevole e unanime: sono gli elementi preliminari di un’impresa sostenibile.

Emilgroup e sostenibilità ambientale

Quando si parla di ambiente, occorre essere concreti. Negli anni, Emilgroup nella sostenibilità ambientale ha anticipato diverse soluzioni oggi strettamente necessarie allo svolgimento di un ciclo di lavoro prudente e responsabile. Nel 1982, per esempio, è stata una delle prime aziende del settore a instaurare un ciclo chiuso delle acque reflue: provenienti dagli stabilimenti produttivi, dopo essere state depurate con trattamenti chimico-fisici, le acque reflue vengono integralmente riciclate senza sversamenti industriali. E ancora, dal 1989 Emilgroup ricicla totalmente gli scarti da lavorazione: riutilizza all’interno dei suoi impasti tutti gli scarti crudi e i fanghi ceramici limitando la generazione di rifiuti, e parallelamente recupera scarti produttivi da altre aziende ceramiche. Anche lo smaltimento è un importante fattore di rischio ambientale, risolto attraverso una attenta differenziazione e un conseguente recupero presso operatori autorizzati. Gli adeguamenti in materia di emissioni, poi, sono rispettati con un controllo puntuale dei valori, mantenuti costantemente al di sotto dei limiti previsti dalla legge. Ciò è possibile grazie a un piano gestionale che prevede check-up strutturali e tecnologici scadenzati: oltre a garantire un miglioramento costante dal lato produttivo, sviluppano un rapporto sinergico con l’ambiente, anziché potenzialmente lesivo. A questo proposito, Emilgroup coltiva i principi dell’edilizia sostenibile nel rispetto dell’importante certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design), che valuta e attesta la sostenibilità ambientale, sociale ed economica degli edifici aziendali dalla fase di progettazione alla gestione quotidiana. Ogni sito lavorativo rispetta quindi i criteri minimi ambientali che definiscono le caratteristiche di sostenibilità dei materiali da costruzione utilizzati nelle opere pubbliche, oltre a impostare valori controllati nei consumi e nelle emissioni. Insomma, il riciclo, il riuso e l’occupazione discreta del suolo sono calibrati in sincronia con il respiro dell’ambiente: il che, sulla carta, si traduce nell’adozione di una certificazione ambientale implementata secondo la norma ISO 14001.

 

Emilgroup e sostenibilità sociale

Intessere una rete di salvaguardia e di cura significa anche ascoltare le esigenze di tutti: dei clienti, che ricevono un prodotto affidabile; e dei dipendenti per le attività di lavoro, con un esteso programma di welfare aziendale e un progetto di sensibilizzazione su temi di salute e benessere. Ma un tale modello costruttivo può ramificarsi ben oltre, a beneficio, oltre che dell’ambiente e di chi opera, della cultura e dell’istruzione. Emilgroup e sostenibilità sono un perfetto connubio per la promozione e salvaguardia del patrimonio culturale attraverso concreti progetti che non esulano dalle competenze aziendali sulle proprietà dei materiali. Un esempio lampante sono gli interventi apportati al Palazzo Ducale di Sassuolo, con il recupero e il ripristino delle originali pavimentazioni in cotto, cui si è affiancato il restauro degli affreschi seicenteschi del pittore Jean Boulanger. Ma c’è spazio anche per attività teoriche di diffusione della cultura, sempre in linea con un proposito di valorizzazione territoriale: fra le iniziative, la riscoperta delle antiche origini della ceramica di Sassuolo, sostenuta e documentata con la pubblicazione di opere editoriali. Ma per fare cultura Emilgroup sa che occorre partire dall’incoraggiamento a un’istruzione continuativa: così dal 2008 conferisce annualmente dieci borse di studio destinate ai figli dei dipendenti che si sono dimostrati più meritevoli nella carriera scolastica.

 

Attenzione alla qualità e alla sicurezza

Gres porcellanato e sostenibilità sono dunque una concretezza: Emilgroup propone un Made in Italy rigoroso e riconoscibile nel Mondo, con prodotti dal design innovativo e dagli standard qualitativi affidabili, certificati dalla norma ISO9001. Per essere sostenibili creando prodotti di qualità, d’altro canto, si comincia dalle “fondamenta”: dalla gestione delle cave di estrazione – con un piano di ripristino ambientale – alle materie prime di origine naturale (come argille, feldspati, sabbie e pigmenti inorganici), garantite dall’Health Product Declaration, dichiarazione sulla composizione chimica per la verifica del grado e della tipologia di pericolosità dei singoli componenti. Una cura che il consumatore ritrova completamente tutelata nel prodotto che acquista, e che si rende osservabile nella fattura complessiva, anche oltre l’alto grado di credibilità estetica. Così, ad esempio, una pavimentazione in listoni di legno può essere ricreata fedelmente con la collezione Provoak by Provenza, coniugando salvaguardia ambientale e sicurezza d’uso in un risultato che richiama l’essenza del rovere e le venature compatte della quercia: anzi, la tonalità Quercia recuperata, proposta all’interno della serie, invita al riuso dei materiali, scoraggiando un consumo dissennato con una impostazione ispirata al recupero di assi naturali.

Qualità e sostenibilità stanno alla base anche di Millelegni Remake, ideale estensione della collezione Millelegni: un viaggio intorno al mondo alla ricerca dei più pregiati e caratteristici tipi di legno senza che vi sia alcun bisogno di tagli e sconvolgimenti ecologici. È, insomma, tutta una questione di tecnica e di dettagli: così potete vivere sui vostri pavimenti il fascino degli olmi canadesi (Sbiancato, Naturale, Dorato o Tinto), del rovere italiano della catena appenninica (Ossidato o Bruno Ossidato). Senza contare, poi, l’alta declinabilità sulle superfici e l’elasticità riguardo alle soluzioni adottabili, fra decori e nuance: gli intarsi e le disposizioni tipiche del legno sono sempre garantiti in una palette di soluzioni diverse da collezione a collezione. E le sicurezze in fatto d’igiene e resistenza sono anch’esse costanti: con una adeguata manutenzione potete fare affidamento su una igienizzazione profonda e nessun rischio di danno o usura.

 

12 Luglio 2021