Pavimenti a prova di sporco: guida alla scelta più conveniente

Pulire la casa è un compito che richiede tempo, dedizione e precisione. Quando poi si parla dei pavimenti il lavoro diventa ancora più impegnativo.

Ma non ci possiamo sottrarre se vogliamo stanze accoglienti, capaci di stupire noi e i nostri ospiti! Non c’è via di scampo nemmeno per i più pigri, quali sono quindi i segreti che devi conoscere per ottenere pavimenti a prova di sporco?

Qual è il pavimento dove si vede meno lo sporco?

Quando si acquista una pavimentazione spesso non si considerano le caratteristiche legate alla capacità dei materiali di nascondere al meglio la sporcizia, ma in commercio vi sono numerose alternative capaci di camuffare polvere e non solo, permettendoci di rimandare temporaneamente la necessità di pulire.

Inoltre, alcuni rivestimenti sono realizzati con componenti di facile manutenzione, i quali possono essere puliti rapidamente e senza sforzi eccessivi.

In cima alla lista dei pavimenti più adatti al camuflage dello sporco ci sono senza dubbio le piastrelle in gres porcellanato, estremamente versatili e facili da pulire. Le pavimentazioni in gres sono la giusta alternativa per ogni spazio della casa, in quanto sono in grado di riprodurre fedelmente ogni tipo di effetto materico.

Anche per questo materiale vi sono però alcuni accorgimenti utili per ottenere un risultato impeccabile: la finitura superficiale può infatti fare la differenza tra un pavimento che si sporca più facilmente e uno capace di resistere più a lungo. L’effetto pietra o roccia, come quello proposto nella nostra collezione Unique Travertine, così come tutte le finiture dalla colorazione variegata, permette di nascondere molto bene la sporcizia alla vista. Proprio per questo motivo i pavimenti con motivi grafici e ornamenti sono un’ottima scelta per mascherare lo sporco rispetto a una tinta unita che lo renderebbe estremamente più visibile; anche i formati contano, scegliere piastrelle di grande o maxi-formato permette la riduzione al minimo delle fughe, vere nemiche in termini di pulizia!

Gres porcellanato a prova di macchia

Il gres porcellanato è il protagonista indiscusso quando si parla di materiali facili da pulire e in grado di camuffare al meglio lo sporco. Analizzando le sue caratteristiche vediamo infatti che il gres porcellanato è idrorepellente, ha alta resistenza meccanica, alle macchie, agli acidi, all’usura, ai graffi e alle abrasioni. È infatti adatto per tutti gli ambienti interni, ma anche per l’esterno può essere un’ottima soluzione data la sua capacità di non ghiacciarsi anche se esposto a temperature rigide.

In cucina è inoltre indicato per proteggere la zona retrostante al lavello e il piano cottura da schizzi e macchie, non essendo poroso e potendo essere pulito semplicemente con una spugna e acqua calda. Le lastre più sottili (3/3,5 mm) vengono sempre più spesso utilizzate anche per i piani di lavoro e, grazie alla loro leggerezza, anche per ricoprire le ante.

Insomma, possiamo sostenere che il gres porcellanato sia al momento il materiale più adatto a mascherare ogni tipo di sporco, provare per credere!

I pavimenti più facili da pulire

Scegliere il giusto pavimento non è un compito semplice quando i lavori da fare in casa sono numerosi, il rischio di lasciare spazio a errori imperdonabili è sempre dietro l’angolo, ecco perché vi proponiamo una lista completa dei tre pavimenti più facili da pulire:

  1. Gres porcellanato: versatile e con un ottimo rapporto qualità prezzo, perfetto in ogni ambiente e facile da pulire. Per gli spazi interni offre una vasta gamma di texture con numerose declinazioni, dal legno al marmo, dal cotto alla quarzite, di cui la collezione Oros Stone by Ergon è la massima espressione.
    Derivato dalla ceramica, è molto resistente all’azione degli agenti atmosferici, ha un basso coefficiente di dilatazione risultando resistente alla rottura. Ha superfici antisdrucciolo e antifuoco ed è composto da una sinterizzazione di sabbia e altri materiali pressati e cotti, risultando notevolmente compatto al completamento del processo. La fase finale di preparazione del gres è la smaltatura, processo indispensabile per renderlo facile da pulire: quest’ultimo passaggio consente infatti di chiudere i pori delle piastrelle rendendole totalmente impermeabili allo sporco.
  2. Parquet: spesso considerato troppo delicato, in realtà corrisponde ad una valida alternativa in termini di pulizia. L’accortezza principale è relativa alla posa che va svolta considerando alcune condizioni: l’assenza delle fughe è fondamentale, così come risulta necessario che il parquet venga levigato e incollato in opera, con una superficie senza dislivelli e liscia. Se la posa viene effettuata a regola d’arte si otterrà una pavimentazione con uno strato molto sottile che chiude e vetrifica, non consentendo allo sporco di passare. Per pulire questo pavimento basteranno un panno e dei prodotti specifici, uniti a una buona e costante manutenzione. Riscaldamento a pavimento e umidità possono infatti causare problemi.
  3. Resina e microcemento: questo pavimento è facile da pulire perché non ha fughe, perciò non necessita di particolari cure. L’unica accortezza in questo caso necessaria è la preparazione del sottofondo, da eseguirsi con l’aiuto di un professionista. La resina è costituita da silicati inorganici e inerti speciali, con varia granulometria e durezza, di uno spessore di circa 3-4 mm. Queste caratteristiche garantiscono protezione da muffe e un alto livello di idrorepellenza. Il microcemento è invece la scelta più ecologica, per salvare il mondo partendo dal pavimento di casa nostra.

Come non lasciare aloni sul pavimento

Le cause dell’accumulo di macchie e residui sui pavimenti sono molteplici, ma le origini alla base della loro formazione possono essere riassunte in tre punti chiave:

  1. Manutenzione non idonea dei materiali: questa situazione si verifica quando il pavimento viene pulito solo con acqua o con prodotti che possono lasciare residui e aloni, i quali spesso possono non essere stati correttamente diluiti o risciaquati. Sono queste le cause tipiche della formazione di una patina sottile, capace di trattenere lo sporco e difficile da rimuovere.
  2. Accumulo di sporco o residui
  3. Routine giornaliera: può accadere che si entri di fretta in casa con le scarpe sporche, in questi casi prima si agisce meglio è: rimuovendo lo sporco con un panno e applicando un detergente specifico a seconda del tipo di pavimento i danni saranno contenuti.

Un piccolo segreto per evitare la formazione di aloni sui pavimenti è prestare attenzione al tipo di detergente adottato: è importante usare prodotti specifici per ogni tipo di materiale e rispettare le dosi consigliate non ricorrendo a soluzioni troppo aggressive.

Pavimento chiaro o scuro? Ecco come scegliere il migliore

La scelta della nuance del pavimento può sembrare un dettaglio, ma non è così! Il colore selezionato avrà un impatto non trascurabile sull’ambiente domestico.

Meglio pavimento chiaro o scuro, quindi? Beh, dipende. Ogni ambiente ha la sua personalità, così come ognuno di noi ha delle preferenze soggettive a cui far fede, ma ci sono dei piccoli accorgimenti che faciliteranno la vostra decisione!

Se i pavimenti chiari aprono gli spazi rendendoli più luminosi, tendono anche a sporcarsi più velocemente, non riuscendo a camuffare nemmeno un granello di polvere. Al contrario, i colori scuri ridurranno la percezione dimensionale dell’ambiente, risultando perfetti per zone ampie, regalando contrasti importanti e un forte carattere alla stanza. La pavimentazione scura è inoltre capace di definire gli spazi in modo impeccabile, pur riducendone apparentemente l’ampiezza. In questi casi optare per pavimenti dalle note minimal e industrial come la collezione Re-Play Concrete by Provenza raggiungerà un ulteriore carattere tridimensionale all’ambiente circostante.
Attenzione però a non creare contrasti eccessivi con le pareti, sarà necessario scegliere tinte simili al tortora, se il pavimento scuro ha venature vicine al beige o un grigio chiaro se il gres adottato si ispira al cemento.

Chiaro o scuro, è il contesto che conta, la giusta piastrella è capace di riportare la luce in un ambiente riducendo l’accumulo e la visibilità dello sporco. Ora a voi la scelta!

26 Luglio 2023